A Silvia Landra, psichiatra, presidente dell’Azione cattolica ambrosiana, Direttrice della Casa della carità, abbiamo posto alcune domande sull’attualità della legislazione in tema di ‘unioni civili’.
Silvia, la famiglia è sempre stata al centro dell’attenzione ecclesiale, ma si avverte oggi una ‘nuova attenzione’ nei confronti di situazioni di difficoltà. E’ solo un’impressione?
Non solo si avverte ma sono anche colpita positivamente: l’incontro con la dimensione popolare dell’Associazione mi fa rilevare molta attenzione e disponibilità verso questa problematica. Sono aspetti nuovi di sofferenza che attraversano ormai il vissuto delle famiglie e delle parrocchie. C’è stato un significativo passaggio, come se si fosse tolto un tappo al problema. Anche i percorsi per la preparazione al matrimonio cristiano stanno oggi cambiando pelle, per un’utenza che arriva da convivenze spesso con figli. Oltretutto mentre si avverte la crisi al percorso del matrimonio religioso in alcuni Comuni partono iniziative per quelli civili.
Sugli uni e sugli altri oggi, nei grandi centri, stanno prevalendo però le convivenze, per le quali si richiedono registri comunali che verranno ufficializzati dalla nuova legge.
La crisi della stabilità e della continuità stanno caratterizzando molti aspetti e vissuti della società: instabilità del lavoro, diritti sociali sempre più all’osso, ricerca di abitazioni,.. , tutto sembra diventare discontinuo. Inoltre l’immigrazione diventa oggi uno dei paradigmi dell’instabilità: i migranti non portano instabilità ma testimoniano quanto l’instabilità porti insicurezza e aumenti il tasso di ansia. Certo vale la pena richiamare come la ricerca della stabilità sia indirizzata a trovare la sicurezza, non solo dal punto di vista affettivo, soprattutto per i propri figli. Dovremmo però togliere il carico ideologico su cui scivolano spesso queste problematiche.
Si dibatte in Parlamento sulle unioni civili, con il prevedibile maggior interesse da parte delle coppie omosessuali. Diritti civili e omosessualità: ne viene turbata la coscienza dei credenti?
Direi che la coscienza credente ne viene innanzitutto interrogata e mentre con il Papa ribadisce che “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”, dall’altra riconosce che in fatto di diritti e lotta alla discriminazione il civile e il religioso riconoscono un importante punto di incontro e su questo si potrà trovare sintesi politica. Utile al riguardo la nota dell’Azione cattolica nazionale (www.azionecattolica.it). Il tema non può essere una questione di schieramento, e di fatto attraversa gli stessi partiti: chi radicalizza la riflessione se ne assume le responsabilità.
Un parere sulla stepchild adoption. Vedi un pericolo per l’utero in affitto?
C’è chi segnala che fatta questa legge, potrebbe esserci un incentivo alla maternità surrogata, che è uno sfruttamento della donna. Credo che anche nel legiferare anche la tutela dei minori richieda tanta riflessione. E’ questa la sede in cui trattare dell’adozione? Come relazionarla con quanto avviene con l’adozione ordinaria? L’impegno educativo dell’Associazione nazionale ha suggerito da tempo di attivare un gruppo di studio che parli per conoscenza e competenza sui fatti. L’impegno dei senatori, nei prossimi giorni, solleciterà la loro responsabilità.
PD