Si sono appena concluse a Milano due importanti manifestazioni, la Bit, Borsa italiana del Turismo, e poi il Salone del Mobile. Milano si conferma ancora città attrattiva e accogliente, il luogo ideale dove poter effettuare scambi, incontri e valorizzare il made in Italy.
Il Salone del Mobile ha la prerogativa di portare in città la manifestazione con il Fuori salone e in questi giorni si respirava un’aria elettrizzante e viva, complice la primavera che è finalmente arrivata. Infine ci sono i nuovi luoghi pubblici e privati restituiti alla città: la fondazione Feltrinelli nel nuovo edificio progettato dallo studio internazionale Herzog & De Meuron, il parco della biblioteca degli alberi ai piedi dei grattacieli di Porta Nuova e le mostre del Mudec , di Palazzo Reale e della Fondazione Prada.
Expo nel 2015 ha avuto il grande merito di inserire Milano nel circuito internazionale del turismo e Milano è ormai lanciatissima tra le mete di quello internazionale. A novembre 2016 ha vinto il premio di migliore destinazione europea arrivando seconda davanti a città come Parigi e Barcellona. La Bit, l’evento più importante per il turismo italiano, si è aperto con un boom di 50 mila visitatori di cui 1500 buyer stranieri, non è passata inosservato la scelta dei dirigenti del MiBact (Ministero Beni cultura e turismo) che hanno deciso di lanciare il piano strategico del turismo nazionale proprio all’interno degli eventi della fiera. Anche il Salone del mobile si è appena concluso con l’ottimo numero di 340.000 presenze in 6 giorni, provenienti da 165 paesi.
È un ottimo momento per Milano, una città che ospita moltissime attività imprenditoriali e culturali però ancora con tante ombre come testimonia la visita del Papa nelle case bianche di via Salomone. Purtroppo di quartieri così ne esistono ancora, le famose periferie su cui l’amministrazione Sala sta elaborando un piano di intervento per i prossimi anni.
Milano, una città che ha sempre avuto una vocazione internazionale e ora sta accelerando. Questa accelerazione può però venire rallentata, se non si riesce a fare un salto a livello amministrativo. Ce ne siamo resi conto proprio in questi ultimi mesi a Palazzo Marino mentre si approvava il bilancio, stretti tra la gestione ordinaria e i limiti imposti ai Comuni.
È necessario un accordo nazionale per dare più respiro e autonomia finanziaria ai Comuni virtuosi. Inoltre la partita della città Metropolitana dovrebbe finalmente trovare un seguito perché così resta una riforma a metà.
Se Milano dunque sta facendo un’accelerazione e si pone come modello per l’Italia non bisogna sottovalutare la concorrenza che c’è all’estero, bisogna saper innovare mettendo in discussione le posizioni raggiunte cercando di migliorarsi sempre, anche creando nuove sfide. Come ad esempio, tra qualche giorno inizierà una nuova importante manifestazione mai avvenuta prima a Milano TEMPO DI LIBRI, la fiera dell’editoria italiana che ovviamente si rivolge ad un pubblico internazionale.
Quindi nessuno dorma perché c’è ancora da lavorare per mantenere Milano attraente, bella e soprattutto inclusiva. Buona primavera milanese!
Alice Arienta