Papa Francesco ha conquistato i milanesi. Milano ha stupito Papa Francesco.
L’intensa giornata ambrosiana del vescovo di Roma è ancora negli occhi e nel cuore di coloro che l’hanno vissuta. E sono stati moltissimi, al di là delle più ottimistiche previsioni. La stessa macchina organizzativa, programmata all’insegna dell’efficienza ambrosiana, si è dovuta arrendere di fronte alla partecipazione popolare che ha travolto qualsiasi controllo e protocollo, in una sorta di sobrio e affettuoso abbraccio al Papa che ha scelto di incontrare la città partendo dalle periferie.
Nei vari appuntamenti e lungo le vie percorse da Francesco si è manifestata una Milano diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere quotidianamente, ma non per questo meno autentica.
Se chiedete a chi è stato in piazza o al parco di Monza o a San Siro perché ha deciso di esserci, difficilmente avrete una risposta razionale. La sensazione che prevale è quella di aver voluto partecipare a una sorta di collettivo abbraccio di gratitudine nei confronti di papa Francesco, un uomo che è riuscito a toccare un metaforico cuore di Milano, come lui stesso ha avuto modo di ricordare nell’Angelus del giorno successivo ringraziando per l’accoglienza con “el coer in man”.
Forse la spiegazione di quanto ha vissuto Milano nell’incontro con il Papa è proprio lì, nella semplicità che contraddistingue il cuore. Il nucleo fondamentale dell’annuncio evangelico ha molto a che fare con la semplicità di cuore e con la necessità di fare spazio all’altro che è dono gratuito e non per forza minaccia.
I gesti di Francesco, che non a caso richiamano la perfetta letizia del santo di Assisi, anche a Milano sono stati connotati dalla semplicità, messaggio dirompente in una delle capitali della complessità contemporanea. Una vita spesso troppo complicata, per molti difficile da comprendere nella sua artificiosa frenesia, si è per un giorno arresa alla semplicità di un incontro autentico tra persone.
Tutto quello che dovrebbe semplificarci la vita ce la sta spesso complicando. Spesso oggi cerchiamo la semplicità nella chiusura individualistica, il Vangelo che papa Francesco ha annunciato anche a Milano ce la offre nell’incontro con l’altro.
La semplicità di un incontro è diventata buona notizia per la città.
Fabio Pizzul