Milano è diventata attrattiva! I dati di questo primo semestre dicono che Milano è tornata ad essere una delle città in cima alla classifica per la scelta dell’università, per il passaggio di turismo, per gli affari, per le iniziative culturali, per i residenti stessi che vedono sotto ai loro occhi una città più bella, più curata, più sicura.
Milano sta cambiando la sua essenza: si ‘stringe’/organizza coi Municipi, laboratorio strategico in cui sperimentare le politiche pubbliche e incrociare competenze, obiettivi, culture e complessità diverse tra loro, e si ‘allarga’ con la Città metropolitana, che comprende fino a 134 comuni limitrofi coi quali dialogare e innescare buone politiche per il territorio e l’ambiente.
Per i cittadini innanzitutto, per chi decide di mettere su casa a Milano, per chi la sceglie per studio o lavoro, ma anche per i visitatori di passaggio, la città deve essere bella, ben organizzata, vivace, sicura, culturalmente attiva… Tra costoro ci sono fortunatamente molti giovani, capitale umano di Milano: essi non sono solo il nostro futuro, essi sono già il nostro presente e ci sollecitano con priorità nuove! I nostri figli sono la generazione Erasmus, conoscono le lingue, non temono di andare fuori dall’Italia, hanno almeno un amico all’estero, si sentono in sintonia coi coetanei che vivono a Londra, Berlino, Barcellona e Parigi, non hanno paura del compagno di classe straniero… Su di loro possiamo contare per costruire una città solidale, accogliente e integrata, a cominciare dalla scuola. Porre l’attenzione al tema della nuova cittadinanza significa non lasciare nessuno indietro, migliorare i servizi e prevenire il disagio. Il Comune può fare un lavoro di regia per favorire l’incontro tra esigenze del territorio e programmazione didattica tempestiva, anche nell’orientamento al lavoro, favorendo l’incontro con le associazioni del Terzo settore in contrasto alla dispersione scolastica, introducendo la figura di un mediatore linguistico per gli stranieri di primo arrivo nelle scuole, mettendo in rete gli assessorati di istruzione, servizi sociali, lavori pubblici.
Prezioso è inoltre un collegamento tra mondo scolastico e imprese, approfittando dell’opportunità offerta nelle scuole superiori dall’alternanza scuola-lavoro; ma anche guardando alle università, affinché ricerca e sviluppo si intreccino con la domanda che viene dalle imprese. La nostra città infatti è polo universitario significativo non solo a livello nazionale, ma anche internazionale: una città giovane e attenta ai giovani offre loro anche la possibilità di costruirsi un futuro, e non solo di sentirsi di passaggio. Perciò puntiamo su start-up , ma anche su trasporti, alloggi e opportunità lavorative.
Per fare ciò non è necessario intervenire in ogni campo, il Comune può porsi come ente facilitatore a supporto delle varie attività, deve promuovere il concetto di “fare sistema” per mettere in rete le iniziative già in atto ma poco conosciute, deve diventare un interlocutore accessibile, facile da interpellare e pronto a intervenire.
La politica deve fare in modo che le buone idee prendano vita e accadano.
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